Una lunga striscia di terra, bagnata da entrami i lati dall'acqua, termina a Sirmione, “fiore delle penisole e delle isole”, come scriveva Catullo. È celebre per le Grotte a lui intitolate, ma il poeta non fu mai ospite di quegli gli ambienti datati fra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I d.C. (Catullo morì nel 54 a.C.). Eppure Sirmione fu contesa da altri importanti personaggi. La presenza di Maria Callas, a Villa Meneghini, e quella di Ezra Pound, che da qui scriveva a James Joyce affinché lo venisse a trovare, lo hanno eletto come un posto “for very important people”.

Scegliete quello che più vi piace, se lasciare la riva e farvi cullare dalle onde con il motoscafo o costeggiare la riva, guardando da vicino le rovine romane, gli edifici delle terme, le spiagge inaccessibili dalla terra ferma. Sirmione vista dal lago ha un fascino speciale, con il castello e il ponte levatoio alle vostre spalle sarà lo scenario perfetto per un selfie, da postare immediatamente.

E' un privilegio passeggiare per Sirmione, le sue piazzette, le stradine strette, le boutique aperte fino a tardi. Scegliete il luogo che più vi piace per un brindisi dopo l'attracco. Con un flûte di Lugana Doc, ça va sans dire.

Il luogo giusto per cenare. Preferite l'haute cousine o una trattoria tradizionale, una location pies dans l'eau o un locale nascosto nelle vie del centro? Chiedete consiglio al Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione per il luogo più adatto a voi. Enyoj the dinner!

Qualche chilometro e si raggiunge Desenzano. A pochi passi da piazza Malvezzi, vi è il Park Hotel. La veranda con vista sul lago, il giardino e la piscina in posizione panoramica sul tetto dell'hotel ce lo fanno prediligere. E anche, probabilmente, quella atmosfera elegante ma décontracté, che pur nel confort di un hotel di categoria superiore ti fa sentire un po' “a casa”.

Da Desenzano si sale verso l'alto Garda. Qui l'acqua è stata, soprattutto in passato, energia, forza motrice, vita. Con una fitta trama di torrenti e fiumi, che sono stati nel secolo alleati dell'uomo. Una passeggiata panoramica (e non troppo impegnativa), vi porterà a scoprire la Valle delle Cartiere, a Toscolano Maderno; uno degli ambienti più originali nel Parco Alto Garda Bresciano. Un tempo si produceva la carta, oggi è luogo di memoria e fascino. Non dimenticate il costume da bagno, nelle anse del fiume troverete tante “jacuzzi”, naturali.

Proseguite a piedi nella Bassa via del Garda, che da Limone, passa da Toscolano (dove siete) e conduce a Salò, dominando il lago da altezze di 100, 1.000 metri; una antica via, oggi segnalata su mappe e guide. Percorrendola ci si trova tra faggi e ulivi secolari, palme e agavi, e si sente – a seconda dalle stagioni, il profumo delle genziane, delle viole e dei crochi. Iniziate a percorrerla, e se siete stanchi cercate ristoro in una trattoria tipica.

Dopo pranzo fermatevi a leggere qualche pagina, prima di riprendere il cammino. Il  premio Nobel per la letteratura tedesca (1910) Paul von Heyse soggiornava in queste zone, e visse per dieci anni a Villa Annina a Gardone Riviera. E qui ha scritto le “Novelle Gardesane”. Vi siete ricordati di portarle con voi?

Si torna in hotel a Desenzano, e si cena al PHilò, il ristorante del Park Hotel, riaperto in febbraio dopo un totale restyling. Libri, oggetti vintage e fotografie che ricordano la storia dell'Hotel sono inseriti in spazi con forte personalità, tutti giocati sui toni soffici degli azzurri e dei verdi, in perfetta sintonia con il paesaggio esterno. I due giovani chef aggiungono brio al menù alla carta, diviso in “Anteprima”, “Buona la prima...” e “Secondo me”. Tutti i piatti sono realizzati con alimenti freschi, a km zero o bio - comunque italiani - in arrivo da piccoli produttori.

Jimmy Spithill, skipper e timoniere australiano del Team Oracle, in una intervista a Condé Nast Traveller ha dichiarato che Gargnano è il luogo che preferisce in Italia. Lui qui è di casa, dopo aver gareggiato nella Centomiglia, la più grande competizione velica in acque interne in Europa, che si tiene a settembre e richiama velisti da tutto il mondo.

Se volete emularlo, preparate un cambio scarpe in borsa e fatte tappa al Circolo Vela Gargnano, dove potete prendere lezioni e noleggiare un dolphin, perfetto per dare il via alla vostra carriera da skipper. Due nozioni base per non sfigurare: il Pelèr è il vento che soffia al mattino, costante a 13, 15 metri al secondo, a mezzogiorno arriva l'Ora, più leggero soffia nel pomeriggio. Tradotto, la mattina si dorme un po' di più.

Ask to the locals. Villa di Gargnano è uno dei luoghi più romantici e appartati della Gardesana. Fresco anche nelle giornate più torride, basta rifugiarsi sotto la pergola, è il set perfetto per godersi uno spuntino e un momento di relax. Nel porticciolo le barche dondolano, mentre nella micro-spiaggia e sul pontile si prende il sole. Bagnati dagli schizzi delle onde del lago. Molto “cool”

Gli stranieri amano particolarmente il lago, e sicuramente Sabine Frak deve esserne rimasta incantata, per aver aperto nella piccola frazione di Villa di Gargnano la sua Galleria d'arte Studio Pane. Date un'occhiata alle opere ispirate al lago. E proseguite la passeggiata lambendo le spiaggette e fotografando le reti dei pescatori. Qui, per un breve periodo, visse D.H. Lawrence, un momento che si rivelò molto fruttuoso: terminò Figli e Amanti, comincio La ragazza perduta e la sua prima raccolta di poesie.